Plastica riciclata da post consumo: quale futuro?
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La plastica riciclata da post consumo è una vera e propria risorsa che permette di ridurre l'immissione di nuova plastica nell'ambiente e di diventare materia prima.
Quando si parla di riciclo ed in particolare di packaging in plastica riciclata, si parla di plastica da post consumo, ovvero della materia prima che si ricava attraverso la lavorazione della raccolta differenziata, in un vero e proprio processo di circolarità.
Quale futuro per i produttori di contenitori in plastica?
Da scarto a materia prima: questo è l'impegno che ogni produttore di prodotti in plastica deve assumersi nei confronti dell'ambiente.
Si parla di post-consumo ovvero di plastica proveniente da prodotti conferiti dalla raccolta differenziata. Il mondo della produzione è alla continua ricerca di materiali green, plastica vegetale, plastica ecosostenibile ma intanto l'Unione Europea ci parla, già da tempo, di PCR.
Cos'è la PCR?
La PCR, Post-Consumer Recycled Material, o plastica riciclata post-consumo è un materiale in grado di garantire le stesse caratteristiche di lavorazione delle plastiche derivate direttamente da materie prime fossili.
Non è altro che plastica proveniente da un corretto smaltimento dei rifiuti di noi cittadini. Va da sé che il primo effetto positivo è un miglioramento dell'impatto ambientale, una riduzione dell'uso di nuove materie prime fossili e della produzione di Co2.
Di seguito elenco dei materiali plastici da post-consumo più diffusi:
- LDPE, polietilene a bassa densità, derivante da imballi quali, teli da copertura, imballi rigidi, sacchetti, imballi flessibili
- HDPE, polietilene ad alta densità, derivante dalla raccolta dei flaconi dei detersivi e taniche per liquidi
- PP, polipropilene, derivante da imballi come film per packaging, tavoli e sedie, giochi per bambini, cassette e alcuni prodotti per l'edilizia
- PS, polistirolo, proveniente dagli imballi per il packaging, alcuni articoli per l’edilizia e settore elettrico
- PET, polietilene tereftalato, resina termoplastica proveniente dalle comuni bottiglie dell’acqua minerale e bibite.
Si può parlare di plastica e di processo sostenibile?
In questo caso la produzione di plastica riciclata, e il suo utilizzo come materia prima, permette la realizzazione di prodotti finiti come flaconi, vasi, contenitori destinati all'uso più vario.
La circolarità di un processo, come la lavorazione per ottenere un prodotto senza immettere nuova plastica nell'ambiente, è sempre più apprezzato dal consumatore e ne determina la scelta finale.
La ricerca di soluzioni sostenibili sta spingendo, con urgenza crescente, le aziende produttrici di contenitori in plastica a proporre soluzioni che valorizzino il prodotto nel rispetto dell' ambiente, che offrano al consumatore alternative sostenibili e che si inseriscano all'interno dei cicli dell'economia circolare.
Il riutilizzo della plastica viene considerato parte dell'economia circolare, un processo in grado di ridare una "seconda" vita a imballaggi e contenitori in plastica. Perché ciò avvenga occorre utilizzare plastica idonea al riciclo e superare l'utilizzo della plastica monouso, già messa al bando dalla normativa europea emanata nello scorso 2019.